Info:

Teatro Vittoria

[tel] 0541 928 411 (Comune di Pennabilli)
[tel] 0541 928003 (Festival Manouche)

pennabilli@teatrivalmarecchia.it

Teatro Vittoria

di Pennabilli
La storia del teatro
L'inizio

Il teatro Vittoria di Pennabilli fu ricavato nel 1922-23 all'interno dell'antico Palazzo Fuffi (fine '400), utilizzato in precedenza come caserma e come scuola elementare e gravemente lesionato dal terremoto del 29 giugno 1919. Furono 33 famiglie pennesi, riunite in Comitato, a contribuire alla sua ristrutturazione ed all'adattamento che lo trasformarono in teatro.
All'antico palazzo apparteneva il bel portale ad arco decorato a bugne, riutilizzato come ornamento dell'avancorpo che ospita l'attuale foyer arredato dal poeta e sceneggiatore Tonino Guerra. La sala, realizzata per iniziativa di un gruppo di artigiani locali con l'ausilio del Genio Civile, si presenta con una pianta a U, circondata da tre ordini di palchi (48 in totale), con solai in legno e balaustre a fascia decorate da specchiature rettangolari dipinte a tempera.

Accenni sulle raffigurazioni nel teatro

I parapetti del secondo ordine hanno specchi con uno stemma inserito in una ghirlanda affiancata da iris, fatta eccezione per il palco centrale, con balaustra lievemente convessa, che ha una figura allegorica della Comunità e sullo sfondo i due castelli di Penna e di Billi. I palchi del terzo ordine presentano invece una finta cornice a dentelli recante nel fregio una sequenza di aquile ad ali aperte e, nel palco centrale, lo stemma di Casa Savoia affiancato da leoni e bandiere. Sul fronte di due palchi di proscenio figurano anche i ritratti di Dante e Manzoni...
...mentre sulla volta è riprodotta una grande lira attraversata da una fascia con festoni e putti danzanti. Sopra l'architrave del boccascena, ai lati dello stemma comunale di Pennabilli, sta infine la scritta 'Amor civium / decus patriae'.

Autori di tutte le ornamentazioni, furono il pittore nonché poeta Oreste Mazzoni, all'epoca segretario comunale, ed il genero Cornelio Francioni, che, prestandosi gratuitamente, si ispirarono allo stile liberty, non senza influssi novecenteschi e d'Art deco, riscontrabili soprattutto nella rigida impostazione geometrica degli elementi decorativi e delle figure.
Al palcoscenico ampliato con i recenti restauri dà accesso un secondo portale a bugnato con mensola recante l'iscrizione 'Fuffius' che ricorda l'origine dell'edificio.
Tuttora si conservano i registri degli spettacoli e delle operette messe in scena, oltre ai documenti relativi al sorteggio con cui i palchi venivano attribuiti ai cittadini. Utilizzato nel secondo dopoguerra come sala cinematografica e locale da ballo, il teatro ha perso, purtroppo, scenari ed arredi originali, ed è andato gradualmente degradando, fino alla sua forzata chiusura negli anni '70. Nel 1985 il tetto, in pericolo di crollo, è stato ricostruito; successivamente il teatro è stato completamente restaurato e riaperto al pubblico nel marzo del 2000 (con inaugurazione ufficiale il 18 giugno).
Con i recenti lavori di ripristino il teatro è stato collegato con gli immobili adiacenti ricavando da caratteristiche strutture medioevali il bar, la sala prove e gli uffici.

La gestione

Dal 1 gennaio 2001 il Teatro Vittoria di Pennabilli è in gestione a Pennabilli chiama srl promozione risorse Montefeltro, che si è aggiudicata la gara d'appalto indetta dal Comune. Presidente del Teatro Vittoria è il poeta e sceneggiatore Tonino Guerra che, dal 1989, vive a Pennabilli. Il Direttore artistico è Giacomo Martini, Docente presso il Dams dell'Università di Bologna.
Il teatro Vittoria presenta una densa stagione teatrale ed è sede, nel corso dell'anno, di numerosi eventi, concerti e convegni. L'annessa foresteria può ospitare compagnie teatrali e gruppi musicali nella fase di preparazione dei loro spettacoli.