Teatro Vittoria
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Genere: Teatro > Recital
STORIE DI DONNE MORTE AMMAZZATE
Una giovanissima donna studia in provincia e si sposta a Roma. Sposa un ricco uomo e lì finisce la bella favola. L’estetista le consiglia una sgambatura più audace del solito. Lui è un po’ geloso, se è geloso vuol dire che a lei ci tiene. Ma la tiene solo nella sua ragnatela. E lei non sa come uscirne. Vorrebbe ma è carino con lei, dopotutto. La picchia, sì, ma vanno a passeggio e lei si sente la moglie in città che aveva sempre voluto essere. Invece è nervosa. Inizia a vomitare. Lui se ne accorge e si fissa che lei deve pulire la tazza del bagno con la testa fin dentro la tazza. “La fronte deve stare dentro, deve brillare”. E le botte sono sempre più violente. Ma lei di notte si stringe a lui. Ha paura di lui, ma si stringe a lui perché ha paura. Come lo dice ai vicini che la sua fine da ragazza che andava all’Università è quella di pulire la tazza del water. Come può dirlo alla madre che è ancora in Abruzzo che ha fatto tanto per farla studiare e vivere in città? E’ al telefono e dall’altro capo dell’apparecchio, qualcuno le chiede se va tutto bene col marito. Lei non risponde e spera che il suo silenzio parli da solo. Ma lui è all’ascolto. Lei è zitta e non vola una mosca. E volerà anche lei. Dal balcone. E cadendo ripercorrerà mentalmente la vita di tutti gli abitanti del suo edificio. Il banchiere gentile e in pensione, la mamma col bimbo che non mangia, quella ficcanaso della signora Pinelli… possibile che nessuno abbia mai sentito le urla del marito? Che sembrava così gentile ed educato.