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Teatro di Pietracuta

di San Leo

12

mar'16

ore 21:00

Metamorfosi

Cinque favole di uomini che si trasformarono in cose

Autore: Pietro Piva

Compagnia: Accademia Perduta/Romagna Teatri

con Pietro Piva

Uno spettacolo per ragazzi liberamente ispirato alle Metamorfosi di Ovidio. Orfeo, il narratore, avanza in scena fino ai piedi di un albero, l’albero del racconto. Ha memoria di storie senza tempo, un poco le canta, un poco le sbuffa e le arruffa. Orfeo tesse la trama delle vite di Dafne, dei Mirmidoni, di Aracne e di altri personaggi che si trasformano in fiori e piante, uccelli o stelle.
Cinque storie di amore, vendetta, schiavitù o libertà, nelle quali si affollano le voci di tanti personaggi, ognuno ansioso di raccontare la propria versione. Orfeo tesse, come Aracne, avvolgenti trame sonore e visive in un racconto dove luce, musica e il corpo del narratore cercano di prendere per mano il piccolo spettatore, per portarlo in quello spazio di fantasia e di ascolto che sta tra il silenzio e il rumore, quel confine bizzarro al limitare del giorno e della notte. Ed è proprio in quello spazio che lo spettacolo vuole andare: passeggiare con i ragazzi nello spazio dell’immaginazione, nel quale vista e udito quasi si confondono, ma nel quale prendono corpo i personaggi mitologici.
Proprio grazie alla metamorfosi, uno spirito libero può diventare una costellazione, un chiacchierone una cornacchia; ma, che la punizione sia troppo grande per aver osato tanto oppure no, rimane la forza di queste figure mutevoli, cangianti come il piumaggio di un uccello tropicale o le squame di un mostro marino, a ricordarci che, in fondo, l’immaginazione, la creatività e la forza di osservare il mondo con un punto di vista nuovo e fresco ci dicono com’è questo mondo che abitiamo e, con esso, le persone che abbiamo intorno. Ma soprattutto mantengono intatta quella strana sensibilità verso il mondo esterno: la meraviglia.
Metamorfosi è un poemetto degli oggetti, di piccole cose che durante la narrazione prendono vita e voce propria, sussurrano, se le si ascolta bene, storie di un mondo vicino, di uomini e donne coraggiosi che sfidano esseri potenti o mostruosi.
Magicamente, i sassi stanno ad ascoltare, attratti dal canto di Orfeo, mentre le piume possono danzare insieme alle foglie e ai petali per immaginare cosa vuol dire volare.