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Viaggio psicadelico tra parole e musiche dei protagonisti della BEAT GENERATION
Genere: Teatro > Recital
con Pippo Guarnera (pianoforte), Ubirt Olinad (batteria, percussioni), Pierluigi Vicini (chitarra, basso, sassofoni), Alessandra Fantini (voce recitante), Patton (voce recitante)
È un breve ma intenso viaggio che si snoda nel ‘vasto’ mondo della Beat Generation e di alcuni dei suoi protagonisti: J. Kerouac, A. Ginsberg, W.S. Burroughs, L. Ferlinghetti... la ‘dolce’ Fernanda Pivano ‘amante’ indiscussa della letteratura americana tutta, che fece conoscere il movimento Beat nel nostro paese; a tal riguardo va ricordato che il termine Beat fu coniato da J. Kerouac nel 1952 esattamente 60 anni fa.
Non vanno inoltre dimenticati altri importanti e determinanti autori, come il ‘grande’ poeta G. Corso, o P. Orloswky, J. C. Holmes, G. Snyder, J. Kelly, B. Kaufman, LeRoy Jones, D. Di Prima..., pittori come W. Hedrick... o musicisti dello spessore di Bob Dylan importante ponte di congiunzione tra il movimento degi anni ‘50 (la B.G. appunto) e gli yippy degli anni ’60.
Questo viaggio ha inizio, non negli anni ‘50, ma circa un secolo prima con la nuova (allora) poesia di Walt Whitman, maestro indiscusso di tutte le generazioni a venire; con un pensiero rivolto ad un altro maestro: Ezra Pound, fino ad arrivare ai giorni nostri con la drammatica vicenda dell’11 settembre 2001, profeticamente annunciata da Kerouac in Sulla Strada...
Un viaggio articolato che si snoda su improvvisazioni musicali, citazioni, letture di testi e poesie, allo scopo di stimolare gli animi, ancora una volta come allora. In un mondo cambiato, sì, ma pur sempre portatore di ferite laceranti (negli anni ‘50 quelle dell’appena conclusa Seconda guerra mondiale), oggi causate da eventi differenti, ma che hanno caratterizzato profondamente e negativamente le nostre vite e che difficilmente si potranno cicatrizzare.